Castelforte: Lettera aperta al parroco di Castelforte

martedì 21 agosto 2012
Lettera aperta al parroco di Castelforte
Con la speranza di avere una sua risposta
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Castelforte: Gent.mo don Fabio, sono oramai dieci mesi che l'Arcivescovo o chi per esso le ha dato la responsabilità di questa parrocchia e in dieci mesi lei ha avuto la capacità e il potere di distruggere ogni cosa.
Ci chiediamo se sia possibile che l'operato di tutti i suoi predecessori per lei risulti negativo e sbagliato, quanto di per sé non ha mai conosciuto gran parte di essi che già vivono nella gloria del Padre Celeste, possibile che lei sia l'unico custode della legge della Chiesa? E che nessuno prima di lei ne fosse a conoscenza tanto da presentarli quasi come eretici ?
In dieci mesi non c'è stato un segno positivo, un minimo passo verso la comunità, il stile è e rimarrà sempre quello del professore che si mette in cattedra con la bacchetta in mano, non si può vivere sempre e solo di bacchettate, se ne rende conto che le chiese si stanno spopolando che c'è un flusso di fedeli verso le parrocchie vicine ?
Sono arrivati dei soldi per lavori in parrocchia bene, non dimentichiamo che forse il problema più imminente è la stabilizzazione del campanile della chiesa madre, cosa che non abbiamo sentito dalla sua bocca, la ringraziamo del gesto di offrire alla comunità quanto le spetterebbe come parroco ma grazie a Dio ha il suo bello stipendio da professore e se lo può permettere.
Il campanile, l'impianto elettrico erano tutte cose già programmate dal suo predecessore, non è bello per lei far credere che sia arrivato il salvatore e prima di lei nulla era stato pensato.
Al di la delle strutture cerchi di avvicinarsi di più alla gente,vada incontro alla comunità con molto franchezza e schiettezza, i nostri giovani sono completamente abbandonati a se stessi ( e non certo le mancano le strutture ), non parliamo degli anziani, delle famiglie in difficoltà.
Cosa intende lei per attività parrocchiali ? Per una parrocchia viva e attiva ? Non certo quello che sta facendo ! A tal proposito ci chiediamo: perché la radio parrocchiale da mesi è muta ? Perché se i nostri figli vogliono celebrare il loro matrimonio con un sacerdote amico per lei non è possibile, lei non va mai a celebrare matrimoni fuori parrocchia? Perché l'eventuale presenza del suo immediato predecessore le da fastidio da morire, non certo le viene a rubare il trono, poi credo sia opportuno rammentarle che lo stesso è cittadino onorario di Castelforte, quindi Castelfortese a tutti gli effetti. Poi che una famiglia possa chiedere la sua presenza per un evento è così grave ? Cosa le toglie ? anzi forse le darebbe più credito e simpatia da parte della comunità intera. E' non solo il plauso di quei quattro bigotti voltafaccia di cui si è circondato, allontanando dalla parrocchia persone attive e valide.
Ciò che succede in questa parrocchia è unico, si chieda: come può essere accolto se è lei il primo che non ha accolto questa comunità a cui non perde occasione di ricordare la propria cultura paesanotta ? E poi non stia lì a parlare sempre di etichette quando lei ha un'innata capacità a farsele attaccare stia più attento e cerchi di non fermarsi nelle solite famiglie.

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