Santi Cosma e Damiano: Interrogazione parlamentare sull'Evotape

sabato 20 ottobre 2012
Interrogazione parlamentare sull'Evotape
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Daniela Melchiorre
Daniela Melchiorre
Santi Cosma e Damiano: PRESIDENTE. L'onorevole Melchiorre ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02542, concernente iniziative in relazione ai problemi occupazionali presso lo stabilimento della Evotape packaging sito nel comune di Santi Cosma e Damiano (Latina) (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).
DANIELA MELCHIORRE. Signor Presidente, signora Ministro, la Evotape packaging, società che opera nel campo della produzione di nastri adesivi con sede operativa nel comune di Santi Cosma e Damiano, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Latina lo scorso aprile, sebbene l'azienda, già dai primi mesi del 2011, abbia cessato la propria attività.
Il 4 giugno molti degli ex lavoratori della Evotape packaging, azienda che impiegava 131 lavoratori (oltre all'occupazione rappresentata dall'indotto) hanno costituito la cooperativa Manucoop con lo scopo di predisporre un progetto per l'utilizzo di una parte dello stabilimento e la ricollocazione dei lavoratori.
Il giudice del fallimento, su parere negativo del curatore fallimentare, ha tuttavia respinto la proposta di affitto d'azienda avanzata dalla Manucoop, di fatto cancellando una concreta possibilità per un numero elevato di lavoratori di tornare al lavoro.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
DANIELA MELCHIORRE. Chiediamo pertanto al signor Ministro se intenda supportare le iniziative degli ex lavoratori dello stabilimento, contestualmente predisponendo strumenti più efficaci, affinché la diretta assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori licenziati sia sempre privilegiata rispetto alla semplice dismissione del patrimonio aziendale.
PRESIDENTE. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, ha facoltà di rispondere.
ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Signor Presidente, la questione relativa alle prospettive industriali e occupazionali dello stabilimento di Santi Cosma e Damiano della Evotape packaging è ben nota agli uffici del Ministero che, a seguito del fallimento, hanno concesso la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale per 136 unità lavorative per il periodo dal 3 gennaio del 2011 al 15 giugno 2012.
Per il periodo successivo (16 giugno 2012 al 31 dicembre corrente anno) la regione Lazio ha concesso l'erogazione del trattamento di cassa integrazione in deroga. Purtroppo, nonostante l'attivazione delle suddette misure, la crisi aziendale che ha coinvolto la società non ha sinora trovato esito favorevole.
I lavoratori della Evotape packaging hanno costituito la società cooperativa Manucoop e hanno proposto l'affitto del ramo di azienda del reparto taglio, proposta questa che tuttavia non ha trovato accoglimento nell'ambito della procedura fallimentare in corso. La regione Lazio ha fatto sapere che i lavoratori costituiti in società cooperativa, per superare il mancato accoglimento della proposta iniziale, hanno intenzione di proporre un piano industriale che prevede l'acquisizione del ramo d'azienda in luogo dell'affitto.
Al riguardo la regione, unitamente alla provincia di Latina e al comune di Santi Cosma e Damiano, ha intenzione di supportare tali proposte e a tal fine convocherà a breve uno specifico tavolo tra le parti coinvolte. Seguiremo con attenzione la vicenda, auspicando che quest'ultima iniziativa possa essere ritenuta accoglibile e possa rappresentare una sintesi adeguata tra la corretta tutela dei creditori e le giuste aspettative dei lavoratori coinvolti. In tal senso, il Ministero guarda con favore alle ipotesi in cui il futuro di aziende in crisi possa essere salvaguardato anche con il diretto coinvolgimento dei lavoratori interessati.
PRESIDENTE. L'onorevole Melchiorre ha facoltà di replicare.
DANIELA MELCHIORRE. Signor Presidente, signora Ministro, grazie per questa risposta, per questo interessamento e per questa vicinanza del Ministero alla vicenda della Manucoop e dei suoi lavoratori. Vorrei fare presente come qui ci troviamo di fronte a due questioni. La prima è quella dell'Italia migliore, cioè quella di impiegati, di dipendenti di una società che hanno deciso di rimboccarsi le maniche. Di fronte alla possibilità di integrazione salariale e cassa integrazione, hanno deciso di assumersi il rischio dell'azienda, di andare avanti con coraggio e determinazione in una delle più importanti realtà produttive del distretto di Latina, che sappiamo essere un distretto dove c'è un alto tasso di disoccupazione e, aggiungo anche, un alto tasso di criminalità.
Faccio questo riferimento perché colgo l'occasione, signora Ministro, per chiedere di farsi da latrice presso il Ministro della giustizia Severino della possibilità di utilizzare anche il suo potere di vigilanza per verificare se la procedura di fallimento, che ha visto la negazione del contratto di affitto alla Manucoop sulla base di una perizia, o meglio sulla base di un parere negativo del curatore fallimentare, sia stata una procedura perfettamente conforme a quelli che devono essere i canoni seguiti e previsti dall'articolo 104 della legge fallimentare, dal momento che mi sembra che in questo parere del curatore fallimentare non si sia assolutamente dato peso non soltanto alla parte in cui si dice di avere riguardo alla conservazione dei livelli occupazionali, ma soprattutto sembra che non ci siano stati «cavilli da leguleio», utilizzati eventualmente per emettere un parere favorevole.
PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Melchiorre.
DANIELA MELCHIORRE. Ma che invece si voglia in qualche modo - il sospetto è legittimo, mi consenta - fare una vendita molto veloce, o meglio una svendita dei macchinari. Siccome non possiamo approfondire in questa sede la questione, le chiedo ufficialmente se lei si possa fare latrice presso il Ministro della giustizia competente anche di verificare, attraverso il suo potere di vigilanza, se in questa procedura siano stati rispettati i canoni previsti dall'articolo 104, dal momento che si dice anche che non è stato fatto un corretto piano finanziario e industriale.
PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Melchiorre.
DANIELA MELCHIORRE. Voglio solo ricordare che i lavoratori hanno fatto assumere delle commesse alla Vibac che è la più importante azienda...
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Melchiorre.

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