Ora è ufficiale, l’assassinio di Anna Lucia Coviello, 61 anni,
originaria di Terracina, secondo la Procura di Cassino, è da
considerarsi un omicidio volontario aggravato da futili motivi. Una
contestazione che prevede una pena detentiva che può arrivare fino al
carcere a vita. La donna – secondo l’accusa – sarebbe stata volontariamente uccisa dalla collega dell’ufficio postale di Sperlonga, la 45enne Arianna Magistri di Formia,
sulle scale del parcheggio multipiano, dopo un alterco sul posto di
lavoro, nella fattispecie per una discussione sull’utilizzo dei
condizionatori.
Proprio
nel giorno in cui era previsto un funerale in memoria della vittima
celebrato a Sperlonga, nella giornata di ieri, è arrivata anche
l’ufficialità della contestazione di reato per il quale si procede nei
confronti dell’unica indagata per la brutale morta della 61enne
Coviello. Arianna Magistri è, nonostante la grave ipotesi di reato, ristretta agli arresti domicialiari, mentre la sua posizione giudiziaria è andata via via peggiorando dall’iniziale tentato omicidio – antecedente al decesso della vittima – ora si procede per un omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi.
Come se non bastasse la procura sta procedendo anche per stalking
sul posto di lavoro. Una decisione arrivata dopo aver vagliato quanto
accaduto sul posto di lavoro negli ultimi tempi. Quindi non si
tratterebbe solo di un episodio sporadico poi sfociato nella tragedia.
Un vero e proprio mobbing che, però, date le circostanze e soprattutto l’epilogo, si è tramutato in stalking.
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