
CORENO AUSONIO - A due anni esatti dal duplice omicidio a Coreno Ausonio dei fratelli Giuseppino e Amilcare Mattei, il processo si avvia alle battute finali. Pochi minuti fa il pm del Tribunale di Cassino titolare del caso, Chiara D’Orefice, ha concluso la requisitoria chiedendo l'ergastolo per l’unico imputato del duplice omicidio, Giuseppe Di Bello di Coreno Ausonio arrestato dai carabinieri della Compagnia di Pontecorvo. «Nel corso delle indagini - ha spiegato il pubblico ministero durante la requisitoria - sono emersi un quadro gravemente indiziario ed inconfutabili elementi oggettivi a carico dell’imputato. Si può affermare che è proprio Di Bello colui che ha ucciso i Mattei. Non ha esitato ad uccidere due persone pur di sottrarsi a quanto commesso». Commozione stamane nell’aula di Corte d’Assiste da parte dei familiari delle vittime. Esattamente due anni fa i noti imprenditori Mattei venivano assassinati nella loro cava, la Gpr Marmi, dopo essere accorsi, in piena notte tra il 6 ed il 7 novembre, nella loro proprietà dove - secondo l’accusa - stava per essere commesso un furto di gasolio. Ci fu una sparatoria. Tre le persone che finirono a terra: Giuseppino e Amilcare morirono per le ferite d’arma da fuoco; Giuseppe Di Bello riuscì a salvarsi nonostante i diversi colpi ricevuti in varie parti del corpo. Per il pm D’Orefice non si sono dubbi che le uniche persone coinvolte nel conflitto a fuoco furono le due vittime e l’imputato. Quest’ultimo, stando alle prove raccolte, è compatibile per caratteristiche fisiche al soggetto ignoto immortalato dalla fototrappola, fatta installare dai fratelli Mattei qualche giorno prima della tragedia.
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