Morte di Anna Lucia Coviello a Sperlonga: è omicidio volontario

I carabinieri all'interno del multipiano dove è avvenuta l'aggressione

I carabinieri all'interno del multipiano dove è avvenuta l'aggressione

Chiuse le indagini preliminari sulla morte della terracinese Anna Lucia Coviello. Secondo il sostituto procuratore Luigia Spinelli si è trattato di un omicidio volontario, compiuto per futili motivi, e preceduto da oltre un anno di stalking. E con queste accuse il magistrato si prepara a chiedere il rinvio a giudizio di Arianna Magistri, 45enne di Formia, attualmente detenuta agli arresti domiciliar 
Il 16 giugno scorso, nel parcheggio multipiano di Sperlonga, vicino all’ufficio postale, la Coviello venne trovata con gravi ferite ai piedi delle scale. La vittima, dipendente delle Poste, venne ricoverata all’ospedale «Goretti» di Latina, dove morì dopo una settimana di agonia. I carabinieri arrestarono la Magistri, collega della terracinese. Per gli inquirenti, l’indagata avrebbe fatto precipitare dalle scale, provocandole fratture del cranio e una vasta emorragia, la Coviello dopo averla perseguitata appunto per oltre un anno. “Si è trattato di un terribile incidente – dichiara l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, difensore di Arianna Magistri – e non c’è stata alcuna aggressione. Prendiamo atto del capo d’imputazione formulato dalla Procura, anche se dopo l’evidente bocciatura del Riesame richiesto dalla Procura, che riteneva palesemente infondata la tesi dell’omicidio volontario, pensavo a ben altra formulazione”. Si va verso il processo.

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